LA BELLEZZA DELLA FEDE NELLA MISSIONARIETÀ

«Dove ci sono bambini e giovani, c’è molto sacrificio, ma soprattutto c'è futuro, gioia e speranza». Così Papa Francesco si rivolge a Marina, la madre di una famiglia assistita dalle Suore Missionarie della Carità che lo hanno accolto – insieme all’Amministratore Apostolico, al Parroco e alla Madre Superiora delle Suore Missionarie della Carità – nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo di Tallinn (Estonia). 

All’incontro erano presenti il personale della Caritas e circa 100 assistiti delle Opere di Carità della Chiesa Cattolica, tra i quali persone disagiate, con problematiche di alcool e ragazze madri. 

«In questa terra dove gli inverni sono duri», nota il Papa, «a voi non manca il calore più importante, quello della casa, quello che nasce dallo stare in famiglia. Con discussioni e problemi? Sì, ma con la voglia di andare avanti insieme. Non sono belle parole, ma un esempio chiaro».

L’opera delle Suore Missionarie della Carità testimonia la bellezza di una «fede che non ha paura di lasciare le comodità, di mettersi in gioco e ha il coraggio di uscire», afferma il Pontefice. 

La fede missionaria «va come queste sorelle per le strade delle nostre città, dei nostri quartieri, delle nostre comunità, dicendo con gesti molto concreti: fai parte della nostra famiglia, della grande famiglia di Dio nella quale tutti abbiamo un posto», spiega il Santo Padre. E invita a continuare a «creare legami; ad uscire nei quartieri per dire a tanti: anche tu fai parte della nostra famiglia». 

Papa Francesco menziona la chiamata di Gesù ai discepoli e ricorda che anche oggi il Signore «chiama ciascuno di voi. Lui conta sulla vostra storia, sulla vostra vita, sulle vostre mani per percorrere la città e condividere la stessa realtà che voi avete vissuto». Il Santo Padre rivolge quindi una domanda: «Può contare su di voi?».

Prima di congedarsi, il Papa ha posato per una foto di gruppo con le Suore del Convento, ha consegnato un dono per la casa e infine, insieme alle religiose, si è recato all’ingresso del Convento e ha piantato un albero. 

Al termine, si è trasferito in auto in Piazza della Libertà. 

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