SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA QUERCIA: PREGHIERA, COMUNIONE E GIOIA

«Quando si cammina insieme, si percorre la stessa strada, lo stesso sentiero, la gioia cresce e si impara a camminare, non da soli…!». Con queste parole, don Adamo Castagnaro, rettore del Santuario della Madonna della Quercia di Visora, ha salutato i pellegrini giunti a Conflenti per la terza edizione del cammino “Sulle orme dei padri”. 

Un bastone tra le mani, un cappello in testa per ripararsi dal sole e uno zaino sulle spalle, così centinaia di persone sono arrivate nel piccolo comune della provincia di Catanzaro dopo aver percorso venti chilometri a piedi. «Sono partiti dalla Chiesa Cattedrale di Lamezia Terme per rendere omaggio alla Madre celeste. Per presentarle ansie, paure, preoccupazioni, storie e vissuti. Al contempo, lungo il tragitto immerso nella natura più bella, hanno ritrovato se stessi», spiega don Adamo che è anche promotore dell’iniziativa. 

«Preghiera, comunione e gioia» sono le tre parole pronunciate dai fedeli per spiegare l’esperienza vissuta. La fatica non segna i loro volti, anche se le gambe fanno male, lo zaino pesa e la schiena è indolenzita. «È da tre anni che partecipiamo. Camminiamo per sette ore. Attraversiamo i sentieri, verdi e irti, del monte del Reventino, ma non siamo mai stanchi. Tanta è l’allegria, l’emozione, unite a una buona dose di fede e speranza!».

Tra le tappe previste prima della meta, la chiesetta della Querciuola, luogo dove avvenne la prima apparizione della Madonna, e il monastero delle Clarisse dove vivono le sorelle povere di Santa Chiara: «Dal parlatorio accolgono tutti con un sorriso e assicurano amicizia e vicinanza nella preghiera», afferma un pellegrino.

L’ultima tappa nel santuario della Madonna della Quercia è vissuta in preghiera, meditazione e raccoglimento. «C’è anche un momento di festa. Gli abitanti del posto suonano la fisarmonica: è un gesto di accoglienza verso i fedeli», afferma don Adamo e continua, dopo aver rivolto lo sguardo verso i viandanti: «Queste persone hanno percorso chilometri e chilometri. Offrono il sacrificio del “viaggio” e gioiscono perché incontrano Maria. La sua bellezza attira e dona pace, consolazione e conforto». 

Il santuario diocesano della Madonna della Quercia, come annunciato dal vescovo della diocesi di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora, in occasione della festa di agosto, è stato elevato a Basilica minore per concessione di Papa Francesco.

LA STORIA

L’origine della festa della Madonna della Quercia di Visora risale all’estate del 1578 quando si susseguirono alcune apparizioni della Vergine. Maria apparve su un trono di luce, ai piedi di una quercia, nella contrada Serracampanara di Conflenti. In questo luogo è sorta la chiesetta della Querciola.

La Vergine si mostrò a un giovane pastore, Lorenzo Folino, e gli raccomandò di far costruire una chiesa. E così è stato.

Il 26 agosto 1607 la chiesa fu completata e consacrata.

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