“TERRA DI CALABRIA”: UNA PROSPETTIVA PER IL LAVORO DEL SUD

Da piccola sognava di fare l’insegnante. Si laurea in Scienze della formazione a Messina ma il richiamo della terra la conduce lontano da una cattedra scolastica. Niente mura attorno a lei, né alunni da istruire, ma solo la terra e la natura. 

Maria Rosa Papalia dirige l’azienda “Terra di Calabria” insieme al resto della famiglia. A Delianuova, borgo della provincia di Reggio Calabria incastonato nel cuore dell’Aspromonte, la donna è diventata una nota imprenditrice.

Cosa coltiva e cosa produce nella sua proprietà? 

«Ci tengo a dire che l’azienda esiste da molti anni. È stata fondata dai miei genitori. Sono stati loro a trasmetterci l’amore per la terra e la natura. Coltiviamo un po’ di tutto e dedichiamo tempo non solo alla produzione, ma anche alla trasformazione dei prodotti. I nostri sott’olio, le nostre confetture sono rigorosamente fatte a mano e le ricette sono custodite con ogni accortezza da mia mamma. Guai a chi gliele tocca!».

Un lavoro costante, frutto di fatica quotidiana, ha consentito all’impresa di crescere e di raggiungere un importante obiettivo: l’accreditamento presso la Fondazione Campagna Amica.

«Siamo grati alla Coldiretti che sostiene l’agricoltura anche attraverso i mercati gestiti direttamente dai produttori», spiega Maria Rosa. «Gli agricoltori possono così instaurare un rapporto di fiducia con i consumatori. Questo è fondamentale. Le maggiori soddisfazioni si hanno dai clienti. Sono loro a sceglierti perché garantisci la qualità del prodotto. Sentono i sapori di un tempo… e oggi è sempre più difficile!».

Maria Rosa, come ogni imprenditore che si rispetti, non smette mai di progettare e lavorare a idee nuove. Nasce così la Cooperativa sociale “Belvedere”.

La sua è una realtà tutta al femminile. Perché? 

«Sì, sono 75 socie di ogni età e di ogni classe sociale. Ho sempre creduto che noi donne abbiamo un tocco in più rispetto agli uomini. Non le so dire di cosa si tratta esattamente…». E si ferma un attimo a guardare le donne a lavoro. Poi ringrazia «don Bruno Cocolo che ha fortemente voluto e sostenuto questo progetto».

Di recente ha avuto un’altra bella soddisfazione. È stata nominata responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa. Emozionata per il nuovo incarico?

«Non le nascondo che sono un po’ spaventata… non vorrei deludere chi ha riposto fiducia in me. Una cosa è certa: svolgerò al meglio questa missione».

Cosa ne pensa della squadra “rosa” con cui lavorerà?

«Posso già dirle che siamo molto affiatate. Ci supportiamo a vicenda e non smettiamo mai di confrontarci».

Quali difficoltà hai incontrato da imprenditrice? 

«Le difficoltà sono molteplici. Devi avere molta pazienza… i frutti tardano ad arrivare. Serve costanza, tenacia e devi credere in quello che fai. Solo così riuscirai a dare il meglio per te e per gli altri». 

La Calabria è una regione agricola: quanto incide economicamente questa attività sul bilancio regionale?

«Le posso dire che la nostra regione potrebbe vivere solo di agricoltura, ma mancano troppe cose perché possa decollare in questo settore». Il suo pensiero, poi, va ai giovani: «Mi rendo conto che non è facile restare qui. Ma invito i “nostri” ragazzi a investire nell’agricoltura. Riportate alla luce gli antichi mestieri. Non abbandonate la vostra terra. Impreziositela piuttosto con la fatica delle vostre mani».

Guardando al futuro, Maria Rosa pensa alla sua gente: «Spero che la luce di Dio illumini sempre il nostro cammino. Prego che la sua mano sia sempre tesa verso ognuno di noi e che, con la sua sapienza, ci faccia fare le scelte giuste. 

Auguro a tutti di trovare la propria strada», conclude. E aggiunge: «La mia l’ho scoperta ed è in “Terra di Calabria”…».

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