TESTIMONIARE LA BELLEZZA DEL MATRIMONIO

La radice ultima delle problematiche del sacramento nuziale va ricercata «nella debolezza della fede cristiana e nel mancato accompagnamento ecclesiale». Lo ha detto Papa Francesco incontrando nella Basilica di San Giovanni in Laterano i partecipanti, 850 circa, al corso di formazione su matrimonio e famiglia, promosso dalla Diocesi di Roma e dal Tribunale della Rota romana. 

Urge intraprendere «un serio cammino di preparazione al matrimonio cristiano, che non si riduca a pochi incontri. Il matrimonio non è soltanto un evento “sociale”, ma un vero Sacramento che comporta un’adeguata preparazione e una consapevole celebrazione».

Per questo è importante accompagnare i fidanzati al matrimonio e offrire loro un «catecumenato permanente per il Sacramento del matrimonio che riguarda la sua preparazione, la celebrazione e i primi tempi successivi. È un cammino condiviso tra sacerdoti, operatori pastorali e sposi cristiani. I sacerdoti, soprattutto i parroci, sono i primi interlocutori dei giovani che desiderano formare una nuova famiglia e sposarsi nel Sacramento del matrimonio». 

Nei corsi di preparazione al matrimonio è indispensabile riprendere «la catechesi dell’iniziazione cristiana alla fede, i cui contenuti non vanno dati per scontati o come se fossero già acquisiti dai fidanzati», nota il Santo Padre

Riguardo a quei coniugi che sperimentano seri problemi nella loro relazione e si trovano in crisi, «occorre aiutarli a ravvivare la fede e riscoprire la grazia del Sacramento, e in certi casi – da valutare con rettitudine e libertà interiore – offrire indicazioni appropriate per intraprendere un processo di nullità».

«Quanti si sono resi conto del fatto che la loro unione non è un vero matrimonio sacramentale e vogliono uscire da questa situazione, possano trovare nei vescovi, nei sacerdoti e negli operatori pastorali il necessario sostegno, che si esprime non solo nella comunicazione di norme giuridiche ma prima di tutto in un atteggiamento di ascolto e di comprensione».

La normativa sul nuovo processo matrimoniale – spiega il Papa – «costituisce un valido strumento, che richiede di essere applicato concretamente e indistintamente da tutti, ad ogni livello ecclesiale, poiché la sua ragione ultima è la salus animarum». 

Papa Francesco impartisce infine la sua benedizione: «Cari fratelli e sorelle, vi ringrazio per il vostro impegno in favore dell’annuncio del Vangelo della famiglia. Auspico che l’orizzonte della pastorale familiare diocesana sia sempre più vasto, assumendo lo stile proprio del Vangelo, incontrando e accogliendo anche quei giovani che scelgono di convivere senza sposarsi. Occorre testimoniare loro la bellezza del matrimonio! Lo Spirito Santo vi aiuti ad essere operatori di pace e di consolazione, specialmente per le persone più fragili e bisognose di sostegno e di sollecitudine pastorale. Vi imparto di cuore la mia benedizione e vi chiedo per favore di pregare per me».

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