La clementine raccontata al Museo di Corigliano Calabro
È un tributo al principe della Piana di Sibari, la clementine. A Corigliano
Calabro, in provincia di Cosenza, è nato il primo museo dedicato all’agrume
simbolo della Calabria. In uno spazio di circa 100 metri quadri, accogliente,
luminoso si trovano tanti contenuti per conoscere le proprietà naturali e le
tradizioni culturali legate all'agrume. Le foto esposte alle pareti illustrano
la raccolta, la lavorazione e la produzione dei succhi di clementine, mentre le
schede esplicative spiegano i valori nutrizionali del frutto e gli studi del
Crea Ofa (Centro di ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura). Le
opere di artisti calabresi impreziosiscono l’ambiente, mentre i disegni di abiti
e gioielli catturano il gentil sesso. Per i più appassionati c’è anche l’angolo
“Libreria”. I versi delle poesie, riprodotte su grandi cartelloni all’interno
del museo, strappano sorrisi e sguardi di ammirazione tra i visitatori, mentre,
poco più in là, la raccolta di ricette provoca l’acquolina in bocca e soddisfa,
al solo pensiero, il gusto degli intenditori. «La clementine può essere
consumata al naturale per la sua bontà, o impiegata per preparare succhi,
sciroppi, sorbetti, marmellate», spiega Glauco Gallo titolare dell'azienda che ha finanziato i lavori di realizzazione del museo, la Medi
Mais Calabria srl.
Perché la scelta di un museo? «Ci sembrava giusto diffondere la conoscenza delle
qualità di questo agrume attraverso una serie di informazioni, fotografie,
manufatti artigianali, artistici e gastronomici che mettessero in luce tutti gli
aspetti connessi alla pianta e al suo frutto. Con il museo vogliamo portare
avanti l’idea di una Calabria consapevole delle proprie bellezze…». La struttura
museale è aperta tutti i giorni. La mattina, dalle 9.30 alle 12.30, e il
pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30. L’ingresso è gratuito e la prenotazione si
effettua telefonicamente al numero 347-2835317. La clementine è prodotta in
Calabria nella Piana di Sibari e Corigliano nel cosentino, nella Piana di
Lamezia nel catanzarese, nella Piana di Gioia Tauro-Rosarno e nella Locride nel
reggino. A partire dal 1950, la sua coltivazione si diffuse in Calabria dove
trovò il suo habitat naturale: il clima mite e regolare riesce ad esaltare le
caratteristiche qualitative del frutto, che in questo territorio giunge a
maturazione molto precocemente, ai primi di ottobre. Il frutto è ricco di
vitamine aromatiche e molto dolce. Risulta facile da sbucciare, essendo
l’epicarpo liscio e molto sottile. È caratterizzato da assenza di semi o da un
numero esiguo di essi. Per l’elevato contenuto di vitamina C, bastano un paio di
frutti al giorno per coprire il fabbisogno giornaliero di una persona adulta. Le
clementine sono anche ricche di minerali tra cui il potassio, indispensabile per
regolare il tenore di acqua nei tessuti assicurando così un buon funzionamento
del cuore.
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